Indice del libro
INDICE DELLE LEZIONI
Prefazione
Pag. 4
1 - Prima piccola lezione – Il legno
Il legno Pag. 5
Cosa serve Pag. 6
2 - Seconda piccola lezione – Coltelli ed altri strumenti
I Coltelli Pag. 7
Impugnatura ed uso del coltello Pag. 7
Affilatura dei coltelli Pag. 9
Coltelli necessari Pag. 10
Altri strumenti Pag. 10
3 - Terza piccola lezione – Le regole dell’intaglio
La vena del legno Pag. 11
Prima regola Pag. 11
Seconda regola Pag. 12
Terza regola Pag. 12
Quarta regola Pag. 13
4 - Quarta piccola lezione – Intagliamo i triangoli
Disegniamo la lezione Pag. 14
Intagliamo Pag. 15
Esempi pratici Pag. 17
5 - Quinta piccola lezione – Intagliamo triangoli più piccoli
Disegniamo la lezione Pag. 19
Intagliamo Pag. 20
Esempi pratici Pag. 22
6 - Sesta piccola lezione – Intagliamo i quadrati
Disegniamo la lezione Pag. 24
Intagliamo Pag. 25
Esempi pratici pag. 29
7 - Settima piccola lezione – Le palmette
Disegniamo la lezione Pag. 31
Intagliamo Pag. 32
Esempi pratici Pag. 37
8 - Ottava piccola lezione – Il nostro primo rosone: la spirale
Disegniamo la lezione Pag. 39
Intagliamo Pag. 41
Esempi pratici Pag. 44
9 - Nona piccola lezione – Il rosone a sei petali
Disegniamo la lezione Pag. 46
Intagliamo Pag. 47
Esempi pratici Pag. 51
10 - Decima piccola lezione – Rifinire le opere d’intaglio
Premessa Pag. 53
Mordenzatura Pag. 53
Trattamento ad olio Pag. 54
Trattamento a gommalacca o vernicetta a spirito Pag. 54
Inceratura Pag. 54
Lucidatura Pag. 55
Appendice A - Qualche esempio
Pag. 57
Appendice B - Alcuni schemi
Pag. 59
Appendice C - Opere d’intaglio
Pag. 62
Conclusione
Pag. 73
Ringraziamenti
Pag. 74
(Rif. Pagina 2)
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Prefazione
Prefazione
Dopo aver insegnato per anni intaglio, in corsi serali per hobbysti, ho sentito il desiderio di dare vita a questo piccolo volume.
Si basa sostanzialmente su quanto insegno di solito ai "miei ragazzi" e su quello che grazie a loro sono riuscito ad affinare. In realtà questo corso pratico è cresciuto con loro e spero che possa essere di aiuto a chi li seguirà ed a chi vorrà servirsene per introdursi all`arte dell`intaglio su legno in modo autonomo.
In questa pubblicazione tratterò dell`intaglio a punta di coltello, il così detto “intaglio a tacche”, una tecnica antica ma di non difficile apprendimento. Si basa infatti, nella sua forma più semplice, sull`asportazione di piccoli triangoli, che possono per altro avere lati curvi, ma che sempre triangoli restano, anche se vedrete già nello svolgere delle prossime lezioni, che si possono fare quadrati, rettangoli e ovali. L`unico limite ai decori che si possono ottenere con l`intaglio è posto dalla vostra fantasia. Lasciate a quest`ultima ampio spazio e vi ritroverete a creare opere stupende.
Il manuale che state per leggere è volutamente impostato in modo semplice e conciso; solamente una guida pratica alle lezioni di intaglio per principianti. L’unica raccomandazione è che le lezioni vengano eseguite nell’ordine dato.
Quindi, senza ulteriori indugi, concludo questa introduzione ricordando di non scoraggiarsi alle prime difficoltà, ma di insistere con tenacia, seguendo le lezioni. La pazienza è la miglior maestra e la vostra arma migliore. Non abbiate fretta di passare alla lezione successiva se non avete un risultato apprezzabile da quella precedente. I buoni risultati sono alla vostra portata.
Non mi resta che augurarvi buon lavoro.
Michele Ferrari
(Rif. Pagina 4)
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Prima lezione parte seconda
Intagliamo
Passiamo finalmente al taglio dei nostri triangoli appena disegnati (fig.4.9) utilizzando il coltello Nr.5. È importante tenere un senso continuo dell’intaglio. Partiamo da un angolo e via via intagliamo tutti i triangoli, uno dopo l’altro. Evitiamo di lasciare degli spazi per tornare ad intagliarli più tardi. Questo ci agevola a mantenere una linea retta costante e senza sbavature, inoltre, tenendo conto delle regole di cui al capitolo 3, eviteremo di trovarci in situazioni complesse. Per intagliare questa cornice, se non lasciamo spazi, applicheremo solo la prima e la seconda regola. Supponiamo quindi per comodità didattica di partire ad intagliare il triangolo identificato con la lettera “A” in fig.4.1 e di spostarci verso destra (seguendo quindi l’ordine A B C D), fingendo che la venatura sia verticale (ovviamente voi dovrete verificare sul vostro pezzo di legno il senso della venatura). Tenendo presente la prima regola, impugniamo il coltello come da fig.2.3 e pratichiamo il primo taglio sul lato orizzontale di A che confina con Z (fig.4.2), il secondo taglio sul lato diagonale che confina con B (fig.4.3) ed infine sul lato verticale esterno (fig.4.4). Se abbiamo fatto tutto bene il triangolo dovrebbe essere tagliato ed uscire spontaneamente lasciando il nostro primo intaglio sul legno (fig.4.5). Se così non fosse, non forzatene l’uscita con la punta del coltello, ma ripassate i tagli come descritto in precedenza fino al completo distaccamento del triangolo. Passiamo ora al secondo triangolo identificato con la lettera “B”. Ricordiamo la seconda regola e quindi tagliamo per primo il lato diagonale di B che confina con A (fig.4.6), poi il lato orizzontale superiore (fig.4.7) e per ultimo il lato verticale che confina con C (fig.4.8). Ripetiamo il ciclo fino ad arrivare all’ultimo triangolo identificato come “Z”.
(Rif. Pagina 15)
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Nona lezione Parte prima
9 - NONA PICCOLA LEZIONE
IL ROSONE A SEI PETALI
Disegniamo la lezione
Sesta ed ultima lezione di intaglio. Prendiamo l’ultimo blocchetto libero e troviamo il centro tracciando le diagonali. Prendiamo il compasso e con apertura di 4 cm puntiamo nel centro e disegniamo un cerchio. Con la stessa apertura, puntiamo in un punto qualsiasi della circonferenza e facciamo un arco passante per il centro che intersechi la circonferenza in due punti. Ripetiamo la stessa operazione da ognuno dei punti trovati sulla circonferenza per un totale di 6 volte (fig. 9.1). Otterremo così un cerchio suddiviso in sei petali. Tramite un curvilinee, oppure trovando con il compasso il punto esterno indicante la metà di ogni arco fra le punte dei due petali (come da lezione precedente), tracciamo i sei petali esterni. Anche in questa occasione, dividiamo la lezione in due parti.
La prima parte lasciamola esattamente come già disegnata (fig. 9.2). Nella seconda parte invece, dividiamo a metà i petali (sia interni che esterni), e dividiamo in tre parti i triangoli fra i petali (fig. 9.3). Per dividere in modo corretto i triangoli si trova il centro utilizzando la squadra fra due punti di vertice sulla circonferenza, separati da un punto (AE, FB, FD, EC). Unire poi il centro del triangolo con il centro del cerchio.
(Rif. Pagina 46)
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Decima lezione Premessa
10 - DECIMA PICCOLA LEZIONE
RIFINIRE LE OPERE D’INTAGLIO
Premessa
Una volta intagliate, le nostre opere necessitano di una rifinitura, sia essa a cera, ad olio oppure a gommalacca o vernice. Inoltre possiamo cambiare il colore al legno, o ancora trattarlo con sostanze che ne prevengano il deterioramento. Innanzi tutto è necessario ripulire bene le superfici dei nostri lavori, togliere i segni della matita e le eventuali macchie causate dalle impronte delle dita. Possiamo usare la gomma da matita o la carta vetrata, quest’ultima possibilmente molto sottile, in modo da non rovinare o appiattire gli angoli degli intagli, oppure ancora lana d’acciaio. Inoltre, nel caso si pensi di mordenzare il legno, è opportuno utilizzare la carta vetrata sulla superficie del legno leggermente umidificata con acqua, per evitare che si formino dei “peli” quando si va ad applicare il mordente. Anche la carta vetrata deve essere usata nuova altrimenti, invece di tagliare la “peluria”, si limita a schiacciarla e quindi quest’ultima si risolleva quando andiamo a stendere il mordente. E’ possibile anche applicare trattamenti antitarlo o antimuffa, secondo le modalità indicate sui prodotti stessi, stando però attenti a non riempire con strati di sostanza i nostri intagli. Allo stesso modo si può utilizzare il turapori che permette di avere superfici più lisce, anche se è particolarmente complicato stenderlo bene senza rovinare il nostro lavoro, viste le caratteristiche stesse del prodotto e il tipo di rifinitura, solitamente levigatura con lana d’acciaio, che richiede.
(Rif. Pagina 53)
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